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Saggistica

Il progetto nella società aperta

Questo libro è un’antologia militante del nuovo pensiero riformista. Le tesi qui presentate propongono fecondi accostamenti ed estrapolazioni che possono rappresentare una bussola utile per l’attivismo politico e per l’azione di riforma di un progressismo europeo coerente con la lealtà alla democrazia come progetto sociale essenzialmente inadempiuto. Esse definiscono i suoi valori fondamentali e lo scenario dei grandi problemi locali e globali emergenti.
Questi valori sono basati su un’interpretazione dell’idea di emancipazione per uomini e donne, erede delle grandi tradizioni moderne solidariste e libertarie, sullo sfondo e la scena di questo fine secolo. I tratti salienti di questa scena sono sotto gli occhi di tutti: imponenti trasformazioni, conflitti, movimenti collettivi, sfide, tensioni e dilemmi in un mondo sempre più piccolo, interdipendente e incerto. Tutto ciò richiede un esercizio di intelligenza e di fantasia morale, politica e progettuale, tanto arduo e difficile quanto importante e ineludibile.

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Qadim e Giadid

Già nel titolo QADIM e GIADID, che in arabo vuol dire antico e nuovo, è implicita la scelta dell’autore: rifarsi al passato dell’Islam per capirne i connotati attuali.  Questo pamphlet, rigoroso e sintetico, è un patchwork tematico di antropologia, storia, economia e geopolitica che ci offre uno spaccato essenziale per afferrare ciò che ha opposto il mondo musulmano a l’Occidente, ma ci aiuta a comprendere, al tempo stesso, quello che, nonostante le apparenze, lo ha avvicinato ad esso e lo potrebbe riavvicinare. Il futuro è naturalmente aperto. In campo c’è l’Occidente che dovrà rivedere molte scelte strategich, c'è la Globalizzazione con le luci della crescita e le ombre delle crescenti disuguaglianze, ci sono grandi traformazioni in atto e l’emergere di nuove potenze planetarie, c'è l’ossessione del petrolio e l’incubo del vuoto energetico. Ma ci sono anche i popoli musulmani, che non dovranno lasciarsi trascinare nel baratro della follia integralista che fa da schermo al terrorismo e al suo obiettivo di destabilizzare il mondo. Essi dovrammo riflettere, piuttosto, sulla compatibilità dell’Islam a convivere con la modernizzazione, utilizzando tutte le dinamiche fino in fondo, apportando, così, allo sviluppo economico, scientifico e civil del XXI secolo la ricchezza delle loro preziose peculiarità. L’autore traccia gli scenari potenziali aperti dall’attacco all’America: ipotesi apocalittiche di escalation erroristica e di guerra preventiva infinita o l’ipotesi feconda, della costruzione di un nuovo regime transnazionale pacifico, incarnazione della coscienza pubblica internazionale. Focalizza le “vere” motivazioni dello scatenamento di tanta violenza. Analizza la nuova teoria rivoluzionaria della Grande Potenza Planetaria che prevede sia necessario e sufficiente forzare, unilateralmente, con qualsiasi mezzo, i regimi autocratici per ritrovarci finalmente in un sistema mondiale democratico. Conclude, che ogni strada può diventare una tragica illusione in assenza di una Sede Globale designata da tutti a sancire e tutelare la legalità internazionale; ma questa sede Globale dovrebbe prendere, finalmente, decisioni nell’interesse Globale e non di un direttorio di pochi governi potenti.

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Linguaggio ed Emozione

E’ raro che un saggio di Psicologia non nasca da un percorso cattedratico o di ricerca universitaria. La
stesura di questo libro rappresenta una eccezione alla regola. Esso nasce da una rara congiuntura, da una
originale e feconda strumentalizzazione di due diverse, esaltanti, esperienze dell’autore: da un lato,
seguendo da vicino con attenta, empatica curiosità, la crescita dei suoi nipoti, ha avuto modo di
sperimentare sul campo alcuni cruciali fondamenti teorici di Psicologia Genetica, che aveva studiato con
passione in gioventù; dall’altro, dalle sue ultime esperienze professionali come consulente aziendale, è
stato indotto ad indagare e approfondire le incredibili potenzialità del “fattore emotivo” che la Psicologia
dell’Organizzazione individua come caratteristica distintiva del manager-leader.
Il risultato di questo insolito itinerario è un testo divulgativo essenziale, accessibile e, tuttavia, molto
rigoroso. Un compendio comparato di vari approcci teorici e ricerche empiriche. Il suo Focus è
rappresentato dalla questione centrale affrontata dalla Psicologia Genetica: il processo di crescita psico-
intellettiva del bambino nel suo rapporto con l’apprendimento e l’irruzione del linguaggio. Lo scopo,
forse non intenzionale, di questo libro è, in ultima analisi, quello di rendere possibile una valutazione
ragionata sulle strategie pedagogiche e le metodologie didattiche più desiderabili e/o efficaci. Un utile,
sintetico, ausilio, quindi, per studenti e professionisti del settore educativo.
Non appare affatto così estranea e distante, a queste finalità, l’attenzione rivolta dall’autore, nell’ultimo
capitolo, su un elemento fondamentale quale è “l’importanza della leadrship”. La capacità di far leva sulle emozioni attivando l’intelligenza emotiva. Infatti, essa non è una peculiarità esclusiva dell’organizzazione
aziendale, ma una necessità di ogni comunità strutturata e di ogni tipo di relazione sociale.

L'Azienda nel Reticolo Globale

Già prima dello tsunami finanziario del 2008, razionalizzazioni, tagli, reengineering, hanno caratterizzato
la vita di molte imprese aiutandole a sopravvivere nel breve periodo. Tutto ciò non basta più. Il futuro non
sarà la continuazione del passato, ma una serie di discontinuità. Ed è solo accettando queste discontinuità,
e trovando la maniera di affrontarle, che possiamo avere qualche chance di successo. Naturalmente, tutto
ciò potrà avverarsi se l’economia di carta, continuerà a sorreggere l’economia produttiva, invece di
innescare potenti bombe a orologeria sul suo cammino.
Pur nella veste di un manuale propedeutico, questo libro, agile e sintetico, fornisce analisi e strumenti
comprensibili e aggiornati per affrontare le problematiche più attuali e spinose che investono l’azienda nel
XXI secolo immersa in una tumultuosa globalizzazione: flessibilità strategica, controllo totale della
qualità, valutazioni di impatto ambientale. Un utile ausilio, dunque, per l’orientamento e la formazione,
per l’implementazione e la sperimentazione di nuovi moduli produttivi, organizzativi e tecnologici, dentro
questa complessa e rischiosa competizione planetaria. Infatti, questo nuovo tempo dell’impresa e del
lavoro, si annuncia carico di positive opportunità che vanno coltivate, ma anche di insidiose tensioni che
vanno prevenute con gli strumenti della coesione sociale, dello sviluppo sostenibile e della valorizzazione
del capitale umano.

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Orologi fra le nuvole

A 20 anni dalla morte di Karl Raimund Popper, filosofo della scienza ed epistemologo che ha
rivoluzionato l’intero approccio della ricerca e della conoscenza scientifica, politica e sociale, questo saggio ne ripropone la freschezza intellettuale e morale in favore, soprattutto, dei giovani della società globale. La logica “propedeutica” della conoscenza scientifica costruita da Popper ha ricercato, in particolare, le “condizioni della scientificità” utilizzando lo strumento cruciale della falsificabilità come
solo criterio di demarcazione fra scienza e non-scienza, procedendo col metodo selettivo della prova ed errore. Anche se la tesi di Popper che suscitò l’effetto più eclatante fu quella che egli rivolse, con grande passione ed energia, contro il “determinismo storico” e la sua pretesa di predire il futuro scientificamente, alla maniera delle filosofie profetiche della storia, come quelle di Hegel, Marx o Spengler. Non fece mistero Popper che il suo “bersaglio polemico principale” (dopo l’annientamento manu militari del fascismo) fosse il marxismo: “Se tentiamo superbamente di portare il paradiso sulla terra, riusciamo soltanto a trasformare la terra in un inferno”. Andò ripetendo, fino allo sfinimento, che dovevamo “abbandonare il sogno assurdo di un mondo perfetto”. Ma, con altrettanto vigore, continuò ad affermare che “non dobbiamo mai cessare i nostri tentativi di fare il mondo migliore di quanto non sia [...] a combattere (con ogni mezzo legale e pacifico) la miseria, l’ingiustizia, l’oppressione, la corruzione”. Popper rappresentò, già alla fine del secondo conflitto mondiale, insieme a Keynes, un faro che ha orientato le riflessioni e le scelte delle élites progressiste occidentali. Ma quel faro è tornato utile anche a una parte della generazione del ‘68, quella ubriaca di ideologismo e radicalismo inconcludente.

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Noi eredi di Atene

Le storie non vivono mai solitarie: sono rami di un albero, che bisogna risalire all’indietro e in avanti. E
fra le radici di questo albero di storie è facile, secondo l’autore, individuare noi stessi, ripensare il passato per delineare futuri. La fine è annodata all’inizio. Il nostro punto di partenza è contiguo al nostro punto di arrivo: è il sigillo della circolarità. Da quando i nostri progenitori, giunti in Asia, abbatterono la città di Priamo non è cessata la contesa tra Oriente e Occidente.
La peculiarità di questo breve saggio di antropologia e sociologia storica va oltre questa evidenza per azzardare un’ipotesi: da “quell’angusto lembo di terra specchiato su incanti marini” ci viene solo l’eredità della poesia e il primo culto dell’umanità come vita dello spirito e della ragione, o si configura, su scala minuscola, l’anticipazione, come laboratorio, di tutte le dinamiche storiche dell’intero Occidente, con i processi di differenziazione e conflittualità che lo hanno caratterizzato dopo il crollo dell’Impero romano?”Il compendio delle opere omeriche e i frammenti filosofici scelti risultano strettamente complementari al saggio, poiché aiutano a definire con maggior precisione la riflessione visionaria dell’autore: “l’essere eredi di un’umanità che entrando nel tempo storico, cerca di creare la Civiltà come limite all’affermarsi violento dell’uomo”.

®TommasoBasileo - 2024

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